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Via dai tram ATM l'indecente pubblicità megafono della dittatura cinese a Hong Kong

"Sui tram milanesi appare una pubblicità che festeggia i 25 anni dalla istituzione della Speciale regione amministrativa di Hong Kong, e invita i milanesi a investire e cogliere le opportunità determinate dalla "nuova era di stabilità e prosperità’! Chiediamo a Comune e Atm di rimuovere immediatamente quell'imbarazzante pubblicità, che rappresenta  il megafono di uno dei regimi più oppressivi, se non il più oppressivo, del pianeta, e di volere rescindere i relativi contratti pubblicitari, anche a costo di esporre ATM al pagamento di penali”. E’ quanto si legge in una lettera firmata da Simona Viola, Responsabile Giustizia +Europa, e Paolo Costanzo, Coordinatore del Gruppo +Europa Milano, indirizzata al management di ATM e al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

“La Cina - si legge nella lettera - ha tradito gli impegni internazionali che aveva assunto quando, 25 anni fa, appunto, le è stata riconsegnata la colonia inglese di Hong Kong ha progressivamente eroso tutti gli spazi di autonomia e di democrazia rappresentativa interni, impedendo ai cittadini di Hong Kong di scegliere liberamente i propri rappresentanti. La Cina ha represso nel sangue e con brutalità le richieste che provenivano da studenti, professori e cittadini di continuare a vivere, come era stato loro promesso, amministrati da istituzioni autenticamente rappresentative. La Cina -continuano Viola e Costanzo - ha approvato una legge liberticida che le ha consentito di incarcerare centinaia di manifestanti, di condannarli con processi farsa, di soffocare ogni voce di dissenso e impedisce la libera manifestazione del pensiero. La minoranza uigura, le foto trapelate oggi sulla stampa internazionale sono scioccanti, è detenuta in lager per subire processi di “rieducazione”. Ora è evidente il tentativo della Cina di “rifarsi una verginità” e cercare, in città come Milano, di attrarre nuovi investitori con la parola d’ordine della stabilità. Ma si tratta all’evidenza non della tradizionale stabilità politico – economica delle società democratiche, ma di una "nuova era di stabilità" che corrisponde a un regime repressivo che è costato la vita di molti e la libertà di tutti i cittadini di Hong Kong”, concludono gli esponenti di +Europa.

 

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  • Pasquale Di Pace
    published this page in News 2022-05-25 17:56:39 +0200