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Taglio dei parlamentari: così il M5S vuole coprire due anni di fallimento al governo

di Benedetto Della Vedova

Il Si al taglio dei parlamentari del M5S è rinunciatario e cupo, di chi si arrende al declino e offre capri espiatori.
Il M5S offre lo scalpo della democrazia parlamentare per non fare i conti con il bilancio fallimentare di oltre due anni di Governo, prima con Salvini e poi con il PD.
Due anni che non hanno cambiato l’Italia ma hanno cambiato il M5S, partito che ha gestito il potere senza benefici di crescita e innovazione per il paese; come, anzi peggio, di chi aveva combattuto.

Il Sì grillino al taglio ha la stessa logica del No al Mes, della fine della prescrizione, del mantenimento dei decreti sicurezza, la stessa visione di un’Italia chiusa e rinunciataria, che offre vendetta e non giustizia, assistenza anziché crescita. Non c’è nessun impegno positivo per l’Italia in questa non-riforma a 5stelle, solo la riduzione dei costi della politica e della democrazia come costo.

Inutile ed illusorio sperare che il rospo del taglio si trasformi in principe e nell’avvio di riforme da società aperta. Non mischiamo le carte, la vittoria del sì sarebbe solo la vittoria dei populisti e dei sovranisti, dei Salvini delle Meloni e dei Di Battista che la sapranno sfruttare ai loro fini. Fa tanto mosca cocchiera sostenere che nella fase terminale di questa legislatura, dopo il referendum, potrà esserci spazio per una fase costituente che coinvolga armoniosamente anche Lega e Fratelli d’Italia.

La vittoria del Sì non avrebbe altri significati se non l’unico che ha: un colpo alla democrazia parlamentare da parte populisti di destra e di manca.
Cominciamo dal NO.
#iovotono

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