di Riccardo Magi (deputato di +E) e Francesco Mingiardi (candidato di +Europa alle elezioni europee nella circoscrizione Centro).
Il ministro Centinaio si arrampica sugli specchi tentando di giustificare l'indifendibile regalo del governo gialloverde alle lobby degli stabilimenti balneari. Intervistato sull'imminente apertura di una procedura di infrazione a carico dell'Italia per la proroga di 15 anni senza gara delle concessioni, prevista nell'ultima legge di Bilancio in violazione della direttiva Bolkestein sulla concorrenza, cade in
evidente contraddizione. Dice che proverà 'a far capire alla Commissione europea che le concessioni balneari non sono servizi e quindi non entrano nel perimetro della Bolkestein', ma ammette il contrario promettendo che imporrà ai concessionari 'obblighi sulla qualità dei servizi'.
"La verità è che il governo, quando ha disposto il rinnovo automatico delle concessioni, sapeva benissimo di andare incontro ad una bocciatura UE e alla conseguente multa. Ma a loro importa poco perché a pagare saranno di nuovo i contribuenti italiani, mentre
Lega e M5s la useranno per fare ancora della propaganda anti-europeista. E questo lo dobbiamo non solo alla maggioranza, ma anche al Pd che ha respinto in blocco l'emendamento che avevamo presentato alla legge europea per scongiurare la procedura di infrazione.
Come +Europa noi crediamo invece che non solo vada rispettata la direttiva Bolkestein, ma che la concorrenza vada promossa con ancora maggior forza. Più concorrenza, in questo come in altri settori, significa infatti pari opportunità per le imprese e quindi più spazio i più giovani, significa più
lavoro e servizi migliori per i cittadini. Significa tutelare gli interessi di tutti e non solo di alcuni. Ecco perché la concorrenza va considerata e difesa come un 'bene comune'.