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Roma: al tavolo del centrosinistra solo finché non ci sarà il M5s

Di Matteo Di Paolo e Giordano Masini

Ieri, durante la riunione del tavolo di lavoro del centrosinistra romano dedicato alla cura e all’inclusione sociale in vista delle prossime amministrative, la discussione è stata a lungo interessante grazie alle tante associazioni presenti. È poi necessariamente tornata a focalizzarsi tra le altre cose sul rapporto tra il centrosinistra stesso e il Movimento 5 Stelle.

Non è gradevole ma è anche comprensibile che sia così, dato che il partito della sindaca in carica continua a essere il convitato di pietra di queste riunioni. Ma rischia di essere una discussione sterile, dal momento che il segretario del PD romano ha chiarito la sua posizione ‘prendere o lasciare’: per ora andiamo avanti con i tavoli, poi se ci saranno novità con il M5S (che il PD esplicitamente auspica) saranno benvenute. Questo significa, tradotto, che per il PD questi tavoli, a cui partecipano, è il caso di ricordarlo, tante realtà associative di assoluto valore, servono a perdere (o a guadagnare) tempo, e che potranno essere sapientemente accantonati dall’alto nel momento in cui l’alleanza demo-populista prenderà forma.

Noi abbiamo ribadito la nostra posizione: ci siamo, con le nostre idee e i nostri contenuti, solo a condizione che (e fino a che) il Movimento 5 Stelle non sarà in alcun modo della partita. E ci stiamo soprattutto per il rispetto che dobbiamo alle associazioni coinvolte, il cui ruolo non va strumentalizzato.

È davvero difficile pensare che il più grande problema di Roma, il Movimento 5 Stelle che ha governato (male) la città, possa improvvisamente trasformarsi in una soluzione agli occhi degli elettori romani.

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