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Nessun passo indietro sul ddl concorrenza

Più Europa ha presentato oggi in conferenza stampa un appello sottoscritto da vari economisti per non depotenziare il ddl concorrenza e l'impegno assunto dai candidati di Più Europa alle prossime amministrative per la messa a gara dei servizi pubblici locali in tutte le città. 

Benedetto Della Vedova
Abbiamo assunto un impegno volontario con l'Ue nel momento in cui abbiamo negoziato il Pnrr e abbiamo ricevuto i trasferimenti e contrattato i prestiti. Il Pnrr prevede fondi per investimenti e un piano di riforme. Tra queste riforme sono contenuti alcuni interventi per aumentare la concorrenza nei mercati. Sarebbe bizzarro tirarsi dietro dagli impegni assunti un anno fa. Ma non c'e' solo l'impegno: la concorrenza serve a noi, non alla commissione europea. 
Avere mercati più aperti e' fondamentale per l'Italia, difendere le rendite significa programmare il declino dell'Italia. Noi sosteniamo senza reticenza il Governo Draghi, siamo al fianco del Presidente del Consiglio anche su questo dossier. Il testo da cui si parte e' tutt'altro che massimalista, ogni passo indietro da quel testo e' un danno per l'Italia. Significa accontentare un interesse costituito, dare spazio a una rendita e sottrarre produttività e ricchezza per il futuro.

Riccardo Magi
La concorrenza e' difesa dell'interesse pubblico. C'e' un attacco convergente da destra e da sinistra sui servizi pubblici locali. La verità e' che mantenere delle aziende che hanno un azionista unico in comune o regione significa mantenere dei centri di potere e gestire un potere che sarebbe altrimenti rimesso a esigenze di controllo, efficacia e trasparenza.
Quello delle concessioni balneari e' uno scandalo tutto italiano. Lo Stato ha perso il controllo di un bene pubblico, dal punto di vista della tutela del paesaggio, dal punto di vista di avere operatori nuovi e dal punto di vista di mercato. Forse si dovrebbe vedere in quanti comuni balneari si vota alle prossime amministrative.

Valerio Federico
Il sistema trentennale degli affidamenti senza gara dei servizi pubblici locali (93% di quelli oggi attivi) da parte delle articolazioni locali dei partiti ha fallito: costi di produzione, di personale, alle stelle, rendite di posizione, bacini di consenso, filiere clientelari, qualità scarsa e bassa produttività. Il sistema pesa sui bilanci di comuni e regioni per almeno 30 miliardi all’anno, molti di questi, sono sussidi impropri.
Il disegno di legge concorrenza Draghi prevede un salto di qualità sulla liberazione del settore dei servizi pubblici locali e sulla misurazione della qualità. E’ in corso da parte dell’arco costituzionale quasi al completo un attacco al provvedimento per depotenziarne la parte che promuove il ricorso al mercato. I candidati di Più Europa alle prossime elezioni amministrative si impegnano a promuovere gare e misurazioni della qualità per tutti i servizi pubblici locali. Abbiamo inoltre presentato un appello, firmato anche da noti economisti, che chiede di non intervenire sul testo proposto dal governo e aprire conseguentemente il settore, finalmente, al mercato e alla concorrenza. Di seguito l’elenco dei firmatari: Valerio Federico, Simona Benedettini, Paolo Beria, Massimo Bordignon, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Carlo Cottarelli, Alessandro De Nicola, Franco Debenedetti, Oscar Giannino, Marco Ponti, Roberto Ricciuti, Maria Saeli, Marco Taradash, Adriano Teso, Simona Viola.

Rita Di Sano
Avere nuovi imprenditori significa nuove energie e una visione più innovativa, con il risultato di offrire un servizio migliore al cittadino. Più concorrenza significa una migliore qualità dei servizi offerti e, per gli imprenditori, la possibilità di migliorare il nostro paese che ha bisogno di più concorrenza e agilità imprenditoriale.

Clicca qui per leggere l'appello.

Clicca qui per leggere la proposta di +Europa sui servizi pubblici locali per le amministrative.

Rivedi la conferenza stampa.

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  • Pasquale Di Pace
    published this page in News 2022-05-23 14:36:18 +0200