di Benedetto Della Vedova
A due giorni dalla presunta ‘fase due’ dell’emergenza coronavirus milioni di italiani si trovano nella totale incertezza. Il Governo continua a rinviare la partenza di una strategia diffusa ed efficace per i test, il tracciamento e il trattamento dei casi. Così, tra nuove autocertificazioni cartecee, definizioni che non definiscono, confini regionali che non esistono, aperture generalizzate per settori che prescindono dalla effettiva capacità di garantire la sicurezza caso per caso, si scarica la responsabilità della fase 2 su famiglie, lavoratori, aziende, studenti.
Peraltro questa mancanza di strategia penalizzerà le fasce della popolazione più esposte, allargando ulteriormente il divario tra chi è tutelato nel mondo del lavoro e chi no.
Dopo due mesi non sarebbe meglio dare precise disposizioni sui comportamenti e le distanze e non interferire oltre con la libertà (e la responsabilità) delle persone?.