di Simona Viola
Nel 2019 l’avvocata iraniana Nasrin Sotoudeh è stata condannata a 33 anni di carcere e 148 frustate per il suo impegno in difesa dei diritti delle donne di Tehran.
Ieri la notizia della temporanea scarcerazione di Nasrin, che da settimane sta conducendo uno sciopero della fame per protestare contro le condizioni di detenzione dei prigionieri politici in #Iran.
Questa misura, seppur temporanea, dimostra che occorre che le democrazie non smettano di esercitare pressione internazionale sulle dittature affinché i diritti civili e politici di ogni persona siano rispettati. Grazie a Nasrin che con coraggio e determinazione sfida – con la sua lotta non violenta – la teocrazia violenta e sanguinaria degli Ayatollah.