di Luca Monti
+Europa chiede che la scuola riapra in SICUREZZA il 7 gennaio. Per farlo propone 10 punti.
OTTAVO: FORMAZIONE OBBLIGATORIA DEGLI INSEGNANTI
avviare un piano di formazione obbligatoria degli insegnanti sulle tecnologie come strumenti didattici indispensabili anche per la normalità.
Ci siamo accorti che gli insegnanti non hanno un programma di formazione continua. Eppure il ruolo dell’insegnante richiede, per natura e contenuti, un continuo aggiornamento.
La proposta non può limitarsi all’utilizzo di strumenti e tecnologie ma si estende soprattutto alle metodologie e al rapporto tra il mondo della scuola e quello della società adulta (mercato del lavoro ma non solo).
L’alibi dei 500 euro annui che l’insegnante può spendere anche in formazione, tra l’altro con esclusione di tutte le centinaia di migliaia di precari della scuola, indica che la scuola non ha un piano per la formazione continua del proprio personale.
Eppure il principio che regge la scuola è proprio l’esigenza di formarsi. Questa necessità è ancora più evidente se si considera l’età media del corpo docenti.
Il mondo è in continua evoluzione e i contenuti, le esigenze, le metodologie evolvono e si trasformano continuamente.
La formazione continua dovrà contemperare più esigenze: quelle dell’insegnante, della scuola di appartenenza e del Ministero in quanto strumentale alla crescita professionale ma anche strumento per le politiche educative e formative dell’Istituto e nazionali.
Non solo.
Proprio in considerazione delle caratteristiche del corpo docenti, un investimento necessario della valutazione delle competenze degli insegnanti per la programmazione e la creazione di percorsi, il bilancio di competenze degli insegnanti con una ricorrenza almeno quinquennale è un servizio che proponiamo di istituzionalizzare.
Per poter avviare un programma di formazione continua degli insegnanti obbligatorio per gli insegnanti richiede un investimento dedicato e che non sia estemporaneo.
Gli strumenti di formazione a distanza potenzialmente possono ridurre il costo della formazione. Ovviamente è necessaria una valutazione delle competenze acquisite e una certificazione delle proposte formative e degli enti erogatori.
Si è infatti osservata la scarsa efficacia di percorsi ampiamente utilizzati per maturare crediti talvolta incomprensibili per la qualità e i contenuti di alcuni corsi.