di Benedetto Della Vedova
L’Umbria mostra ciò che doveva essere chiaro da subito: Conte poteva essere il successore ma non l’alternativa a se stesso. Più che una strategia politica, quello del governo gialloverde era il tentativo di esorcizzare la forza di Salvini. Ma l’esorcismo non funziona. È stato un errore pensare di sfidare la Lega con un Governo di totale continuità con quello gialloverde, che non abolisce quota cento, non cambia in profondità il reddito di cittadinanza, mutila la costituzione al traino dell’antipolitica grillina, continua la guerra alle ONG e ai migranti da esse salvati, fa deficit e debito e mette nuove tasse.
Illudersi che Salvini fuori dal Viminale si sarebbe sgonfiato facilmente è stato un peccato di superbia. Più Europa aveva riconosciuto da subito questi rischi, chiedendo invece una svolta che, purtroppo, non c’è minimamente stata. Ora rimboccarsi le maniche per rafforzare uno schieramento alternativo ai nazionalisti, che consideri i populisti del M5S parimenti nemici politici: una forza europeista, liberal-democratica, ecologista, indisponibile ad arretrare sui diritti delle persone. Più Europa c’è.