Prime Donne
In 24 ospedali italiani, il 100% del personale è composto da medici obiettori.
Sì, avete capito bene: il 100%.
Significa che, in quelle strutture, un diritto previsto dalla legge viene letteralmente ignorato e calpestato.
Significa che, nella migliore delle ipotesi, una donna è costretta a spostarsi in un'altra città o addirittura in un'altra Regione.
Ma non è finita qui. Perché in 50 strutture, gli obiettori sono oltre il 90%. In più di 80, inoltre, si supera l'80%.
Numeri inaccettabili che ledono l'autodeterminazione, la libertà e la sicurezza di tutte le donne.
Prima della legge 194, quando lo Stato faceva semplicemente finta di non vedere, di aborto clandestino si poteva morire. Sì, si poteva morire quando le donne venivano costrette a ricorrere ai ferri da calza delle mammane o agli infusi di prezzemolo.
L'aborto è un diritto che le donne hanno conseguito sulla propria pelle. Difenderlo è un dovere.