Salta

Hong Kong, Joshua Wong è stato arrestato e ora rischia oltre 5 anni di carcere

di Yuri Guaiana

L'attivista per la democrazia di Hong Kong Joshua Wong, tra i leader dell'opposizione al governo locale espressione di Pechino, e' stato arrestato per qualche ora per aver partecipato a un’assemblea non autorizzata il 5 ottobre dello scorso anno e per aver violato l’ordinanza che vieta di indossare mascherine.

Joshua è stato rilasciato su cauzione dopo qualche ora in cella, ma c’è poco da festeggiare.

Wong andrà a processo il 30 settembre, il giorno prima del 71esimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare e della decisione della Cina di approvare l'arresto di altri 12 attivisti di Hong Kong, tra i 16 e i 33 anni di età, che Pechino ha definito “separatisti”, lasciando presagire un’incriminazione alla luce della nuova norma sulla sicurezza nazionale.

Joshua, che era già in libertà provvisoria con obbligo di firma in questura due volte alla settimana per aver partecipato a un’altra protesta non autorizzata, rischia 5 anni di carcere per "assembramento illegale” e 1 anno per aver indossato una mascherina.

L'arresto di oggi è l’ennesimo tentativo di silenziare e d’intimidire gli attivisti di Hong Kong, oltre a essere un abuso della giustizia penale, in quanto l’ordinanza che vieta di indossare mascherine è stata dichiarata parzialmente incostituzionale.

+Europa si associa alla richiesta alla comunità internazionale di Joshua di prestare maggiore attenzione alla sorte dei dodici detenuti a Shenzhen #save12hkyouth e a quella di Nathan Law di “condannare questi arresti arbitrari e continuare a tenere d'occhio il deterioramento della libertà a Hong Kong”.

Se il 25 agosto il ministro degli Esteri italiano Di Maio in conferenza stampa con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha accennato alla necessità di “preservare l'alto grado di autonomia e libertà” di Hong Kong, non una parola è stata proferita dal Presidente del Consiglio Conte e l’Italia sembra al quanto timorosa sul tema dei diritti umani in Cina e a Hong Kong.

È ora di una ferma condanna di questi abusi e che l’Italia si schieri inequivocabilmente dalla parte della democrazia e della libertà ad Hong Kong.

Continua a leggere

Ultime News

Scrivi un commento

Controlla la tua e-mail per un collegamento per attivare il tuo account.