Oggi è la giornata mondiale contro l’AIDS
Tantissimi passi avanti sono stati fatti da quando è stato scoperto, nei primi anni 80, e oggi l’aspettativa di vita di una persona che ha contratto questa malattia è paragonabile a quella della popolazione generale. Ma la piaga dell’Hiv non è ancora stata debellata.
Secondo l’Oms, infatti, dal 1981, l’Hiv ha causato 40,1 milioni di morti in tutto il mondo: solo nel 2021, 650mila persone sono decedute per cause legate alla malattia, mentre 1,5 milioni di persone hanno contratto l’infezione.
In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, sono state 1.770 le nuove diagnosi di infezione da Hiv nel 2021, pari a 3 nuovi casi per 100mila abitanti.
Un dato che pone il nostro Paese al di sotto della media osservata tra gli Stati dell’Unione Europea, dove l’incidenza è di 4,3 nuovi casi per 100mila abitanti.
Ancora in troppi scoprono l’infezione quando è in fase avanzata.
Un terzo delle persone che hanno ricevuto una nuova diagnosi, scopre di essere HIV positivo perché subentrano sintomi o patologie correlate.
In altri casi il test viene effettuato dopo aver avuto rapporti sessuali non protetti e in misura inferiore dopo accertamenti per altre tipologie o per campagne informative.
Fondamentale è fare prevenzione, soprattutto tra le nuove generazioni, che non conoscono il virus e non hanno ricevuto una educazione sessuale a scuola.