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Da Giletti una vergognosa propaganda pro Putin

Di Maria Saeli

Prima, da Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, si è fatto dire che "sembra essere arrivato sul pianeta Terra da una settimana".

Poi, non soddisfatto, si è fatto deridere per il suo modo di parlare e di ragionare definito "da bambino".

Infine, ciliegina sulla torta, è riuscito nell'impresa di far apparire Alessandro Sallusti un gigante: "Mi trovo davanti a un asservimento totale di fronte alla peggiore propaganda che ci possa essere".

Quanto accaduto ieri, a Non è L'Arena, è forse il punto più basso mai raggiunto dai talk show italiani.

35 minuti di vera e propria propaganda putiniana, in cui Massimo Giletti ha fatto da comparsa.

E così, mentre Zakharova riscriveva la storia persino su Aleppo e affermava che "non volevamo entrare con i carri armati ma i bombardamenti ucraini sono aumentati", lui rispondeva così: "Non le dò torto".

Arrivando a rivendicare che "in Italia siamo gli unici ad ospitare vostri personaggi importanti in Tv". Come se fosse una cosa di cui vantarsi.

Al proprietario di La7 e del Corriere della Sera Urbano Cairo vogliamo fare una domanda semplice: a che gioco sta giocando?

Perché di mattina, sul Corriere, si informa dettagliatamente sui putiniani e putinisti d'Italia. Ma di sera, quando c'è da fare un punto in più d'ascolti, si fa direttamente da grancassa dei putiniani russi.

Questa non è informazione. È avanspettacolo di bassa qualità.

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  • Pasquale Di Pace
    published this page in News 2022-06-06 14:09:35 +0200