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Da Stonewall a oggi, nemmeno il Covid ferma il movimento LGBT+

Di Yuri Guaiana

E siamo arrivati al Pride 2020. Che anno, questo 2020: a un anno dalle grandi celebrazioni per il cinquantenario dei moti di Stonewall, più di 500 Pride in tutto il mondo sono stati annullati a causa del COVID-19, privando molti di noi di un momento fondamentale di condivisione.

Quest’anno, non potremo portare i nostri corpi per le strade delle nostre città, ma stiamo celebrando l’orgoglio arcobaleno e l’anniversario dei Moti di Stonewall in una forma nuova grazie alla forza di internet.

Dal Global Pride 2020, all’onda Pride 2020 in Italia, dalle azioni simboliche come l’illuminazione dei monumenti pubblici coi colori dell’arcobaleno, per la prima volta anche Palazzo Marino, la sede del Comune di Milano , ai gesti di risignificazione e risemantizzazione come quello straordinario di Kiev, in Ucraina, dove le attiviste e gli attivisti hanno fatto sventolare una bandiera arcobaleno sulla statua della Madre Patria.

Ma in molte parti del mondo è ancora impossibile per le persone LGBTI non solo celebrare il Pride e il loro orgoglio di essere come si è, ma godere del diritto umano fondamentale di manifestare. Gli esempi sono tanti e drammatici. Pensiamo ai circa 70 Paesi in cui amare una persona dello stesso sesso è illegale e ai 10 Paesi in cui può costarti addirittura la vita. O pensiamo alla Russia dove alle persone LGBT+ è vietato manifestare. L'anno scorso, la polizia ha fatto irruzione a un evento del Pride di San Pietroburgo arrestando almeno 12 persone, tre delle quali sono state portate via in ambulanza e Mosca ha vietato i Pride per 100 anni!

Ecco, noi vorremmo dedicare questo 28 giugno a tutte le persone LGBTI che ancora sono costrette a sacrificare la propria famiglia, libertà, sicurezza o dignità a causa della loro identità o di quella della persona che amano.

La comunità LGBTI internazionale cammina sul sentiero tracciato da persone coraggiose che si ribellarono con orgoglio alla brutalità della polizia nel 1969 a New York. Il loro coraggio ha dato vita a un movimento che ha ottenuto successi straordinari e deve riuscire a portare amore e uguaglianza in tutto il mondo.

Chi vuole, quest’anno, può fare un piccolo gesto di solidarietà grazie a  "Tagga il tuo orgoglio", che ci permette di partecipare al Pride di San Pietroburgo virtualmente, aggiungendo i nostri nomi e una bandiera arcobaleno virtuale su una mappa digitale della città. Ogni bandiera rappresenta una persona che mostra il suo sostegno al San Pietroburgo Pride e alle persone LGBT+ che continuano coraggiosamente a lottare per la libertà di tutte e tutti.

Buon Pride!

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