Di Simona Viola
Salutiamo con grande piacere la nomina di Marta Cartabia a Presidente della Corte Costituzionale.
In un periodo così difficile per le istituzioni democratiche del nostro paese, messe a dura prova dall'assalto delle forze populiste e sovraniste, spetta alla Corte Costituzionale un ruolo cruciale e delicato di custodia, riaffermazione e definizione del perimetro dello stato di diritto, sempre più spesso sfidato dal Parlamento e dai Consigli Regionali.
+Europa vede nella nomina di Marta Cartabia - non solo il riconoscimento all'eccellente ed equilibrata giurista, depositaria e interprete dei valori costituzionali - ma anche il doveroso rimedio al deficit di rappresentatività di genere di cui non solo la Corte Costituzionale ma tutte le istituzioni e gli organi dello Stato sono afflitti.
Non appare più tollerabile, infatti, che istituzioni destinate a rappresentare la collettività nazionale, siano impersonate in tutto o in prevalenza da uomini,
Occorre una riflessione evolutiva intorno al tema dell’effettività della rappresentatività: una comunità nazionale esprime istituzioni autenticamente rappresentative solo se ed in quanto le relative cariche siano ricoperte da persone che rispecchino – anche nella composizione di genere – la società.
Istituzioni cui sono rimesse responsabilità e compiti delicatissimi e cruciali per la vita dei cittadini non è più pensabile che possano svolgere adeguatamente le proprie funzioni in mancanza dell’apporto e del contributo femminile.
Si tratta di un vero deficit di rappresentatività del cui superamento +Europa intende farsi carico.
Buon lavoro dunque Professoressa Cartabia!