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Caro governo gialloverde, arrivederci al più tardi possibile

di Valerio Federico

Il DEF del Governo Conte di aprile ha fissato in 2.359 miliardi di euro il target del debito pubblico per il 2019. Nel mese di giugno siamo già a 2.386, 27 miliardi in più.

Dall'insediamento del Governo il debito è cresciuto di 52 miliardi (Di Maio 17 maggio "M5S non vota Legge che aumenta debito pubblico").

Il Debito pubblico con il governo Conte è cresciuto di 4 miliardi al mese (Governo Renzi 3,4, Governo Gentiloni 5,7). A differenza però dei governi Renzi e Gentiloni, nel corso dei quali il PIL cresceva, con Conte alla crescita del debito si è affiancato l'arresto del PIL.

La spesa di interessi sul debito con il Governo Conte è cresciuta nettamente rispetto ai precedenti governi.

La crescita dell'occupazione ha frenato rispetto ai governi precedenti (Renzi +2,2 Gentiloni +1,1, Conte +0,3) e la produttività per ora lavorata è calata.

Gli investimenti pubblici sono diminuiti (unico Paese UE, -0,3%).

La pressione fiscale è aumentata come da legge finanziaria e DEF.

Il rapporto debito/PIL, fermo con i governi precedenti, ha ripreso a crescere.

La crescita del PIL con il Governo Conte si è azzerata.

Hanno scritto che nel 2019 avrebbero ricavato 18 miliardi da privatizzazioni. Siamo ad agosto, siamo a ZERO.

Hanno previsto quasi 50 miliardi di IVA in più nel 2019 e 2020.

Sì, bisogna riconoscerlo, EFFETTIVAMENTE E' STATO UN GOVERNO DEL CAMBIAMENTO.

Eppure sono stati quelli del BOOM economico e della abolizione della povertà, dei festeggiamenti dal balcone per l'aumento del deficit/PIL. Sono stati quelli del reddito di cittadinanza e quota 100 per attivare la crescita, ma hanno attivato la decrescita

Arrivederci al più tardi possibile.

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