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Bielorussia, ancora repressione. Basta fare finta di nulla

di Yuri Guaiana

Per la quinta domenica di fila centinaia di migliaia di persone hanno manifestato pacificamente a Minsk e in molte altre città della Bielorussia per chiedere democrazia e libertà.

Al grido di “uno per tutti e tutti per uno”, “Lukashenko nel cellulare della polizia” e “tribunale”, si sono riusciti a spingere quasi sotto la residenza del dittatore.

Ma la reazione è stata violentissima e assolutamente sconvolgente dopo il cambio al vertice del ministero dell’interno.

Come denuncia l’associazione bielorussi in Italia, nella città di Grodno stanno arrestando persino gli adolescenti (https://t.me/nexta_live/10935 ) e a Minsk, mentre la polizia usa i lacrimogeni, i manifestanti vengono massacrati e sequestrati da individui con i passamontagna che spaccano le vetrine dei negozi per raggiungere i manifestanti in fuga (https://t.me/nexta_live/10926) mentre altri manifestanti gridano “pozor” che in russo vuol dire “vergogna!” e una ragazza urla “cosa state facendo?”

Questo nuovo eccesso di violenza anche da parte di provocatori non in uniforme va molto al di là dei 100 arresti confermati dal ministro dell’Interno bielorusso ed è molto preoccupante e assolutamente inaccettabile.

Il governo italiano non può più far finta di niente e l’Unione Europea deve immediatamente imporre sanzioni severe a tutti i responsabili di violenze e torture per sostenere le richieste dei manifestanti.

 

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