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Bene l'Ue sul Recovery Fund. Ora riforme per l'Italia, non per il consenso a breve termine

di Emma Bonino 

La proposta di Ursula von der Leyen sul Recovery Fund, in risposta all’iniziativa di Francia e Germania, è la dimostrazione che da parte delle istituzioni dell’Ue sta venendo un contributo decisivo per la tenuta dell’economia continentale e per il salvataggio dell’economia italiana, che è entrata nell’emergenza Covid in condizioni di maggiore fragilità e rischia di uscirne (basti vedere le stime di contrazione del Pil) ancora più indietro nel confronto con gli altri Paesi europei. Nel progetto ‘Next generation Eu’, l’Italia è il Paese che trarrà più giovamento dai contributi e dai finanziamenti Ue. È una ragione in più per prendere atto del fatto che le accuse nei confronti dell’Unione sono false e infondate e che questa solidarietà va corrisposta dall’Italia in modo serio e responsabile, con riforme pro crescita, senza dissipare le risorse disponibili nella ricerca di un consenso di breve termine e non nel rilancio del sistema Paese.

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