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Ancora troppe poche regolarizzazioni dei lavoratori stranieri

Di Valerio Federico

207 mila domande presentate ?dai datori di lavoro? per cittadini stranieri entro agosto 2020, permessi di soggiorno rilasciati, al 31 dicembre, lo 0,71%. Ancora ZERO permessi rispetto alle 42 mila domande ricevute dalle prefetture di Roma e Milano.
Il 16 febbraio scorso solo il 5% delle domande si trovava nella fase finale della procedura.

Se si trova un lavoro regolare si è dunque costretti a rimanere invisibili, sospesi, a lavorare in nero, a vivere nascondendosi.
C'è poi chi si lamenta degli irregolari, dell' "invasione", dei problemi sociali e di quei "ragazzotti in forma che non fanno nulla".

L'accesso alle prefetture in tempi di pandemia ha ovviamente pesato su questi ritardi ma nulla si è fatto per governare la situazione.
Deve essere messa a punto al più presto una procedura rapida, sempre accessibile, per mettersi in regola, con un contratto di lavoro in mano.

Un'altra eredità dunque dei governi Conte. Chiediamo al Presidente Draghi, anche su questo, un veloce cambio di passo.

E' preziosa l'iniziativa di Radicali Italiani di aver collaborato a redigere un report con questi e altri dati.
Ribadiamo il sostegno alla campagna Ero Straniero che ha visto una proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta da 90 mila firme, depositata in Parlamento il 27 ottobre 2017 e ancora all’esame della Commissione affari costituzionali della Camera.

La proposta prevede, tra l'altro, canali di ingresso per lavoro che facilitano l’incontro tra datori di lavoro italiani e lavoratori in Paesi terzi limitando così il ricorso a rotte estremamente pericolose.

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