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Una giustizia più veloce per i casi di violenza sulle donne

di Lorenzo Dalai, Giorgio Pasetto e Annalisa Nalin

"E’ ora di dire basta alle violenze, di qualsiasi tipo, sulle donne. Siamo garantisti e non vogliamo giustizia sommaria, ma pretendiamo processi rapidi in grado di accertare i fatti e procedere con le eventuali condanne. L’episodio di violenza sessuale che vedrebbe come responsabili cinque sportivi professionisti ha bisogno di risposte chiare e veloci anche perché questi cinque atleti, che dovrebbero essere un esempio per i più giovani, avrebbero fatto ubriacare la ragazza per poi trovare le solite vigliacche scuse.
L’episodio risale al gennaio 2020: è servito più di un anno per arrivare all’udienza preliminare ed adesso il processo è stato riaggiornato ad ottobre: un’altra violenza ai danni di una giovane donna  che continua a dover attendere per avere giustizia. La 20enne ricorderebbe di aver chiesto ai cinque calciatori di fermarsi mentre i calciatori, che hanno pure ripreso la scena, affermano che la ragazza sarebbe stata consenziente.

Un'esperienza traumatica per la vittima, che ha lamentato di essere stata a lungo tormentata da incubi, di aver perso sessioni di esami universitari e di avere difficoltà nella socializzazione. Lo svolgimento è ripetitivo, le scuse del branco sempre le stesse, le lungaggini e i formalismi della Giustizia incomprensibili.
Uno stato civile deve dare risposte veloci, chiare e segnali netti: la verità va accertata in tempi brevi.

+Europa è da sempre al fianco delle donne vittime di violenza, di qualunque tipo.
Oggi la nostra posizione di condanna per chi abusa e di richiesta per una giustizia giusta e veloce, è più convinta e decisa  che mai".

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