Prime Donne
Un altro attacco ai diritti delle donne polacche!
Al Governo ultraconservatore polacco non è bastato vietare l’aborto.
Al Governo polacco non è bastata la morte di Izabela Sajbor perché i medici, timorosi della legge antiabortista, hanno preferito lasciarla morire invece che aiutarla ad abortire.
Così come, al Governo polacco, non sono bastate le manifestazioni di migliaia di donne che per mesi hanno colorato di rosso le strade delle città polacche.
Il Governo di Varsavia vuole ora schedare le donne incinte per monitorare i tentativi di abortire all’estero o clandestinamente.
Un database centralizzato che imporrà una nuova stretta sui diritti delle donne e che ricorda l’incubo orwelliano del Grande Fratello.
Quello che nel resto dei paesi europei è un diritto di civiltà acquisito, in Polonia è un reato penalmente perseguibile e giorno dopo giorno, la situazione continua a peggiorare.
Non possiamo però fare finta di nulla. Non possiamo voltarci dall’altra parte. Non possiamo lasciare sole le donne polacche.
I loro diritti sono i diritti di tutte e tutti noi, e quello che succede in Polonia riguarda tutti i cittadini dell'Unione europea.