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Ue: Capriccioli, tuteli lo stato di diritto anche oltre il piano economico

"Ieri, in Commissione affari europei, abbiamo approvato all'unanimità un documento per chiedere il ritiro di una bozza di regolamento europeo che prevede sanzioni economiche agli Stati membri nel caso di carenze dello stato di diritto, ma solo se queste ultime incidano sul bilancio dell’Unione. Questo segnale, che arriva dalla Regione Lazio, è particolarmente significativo, specie in un momento storico come quello che stiamo vivendo. Parametrare le sanzioni, al di fuori della procedura ordinaria, solo a indicatori di tipo economico e finanziario, è molto discutibile: vi sono innumerevoli violazioni dello stato di diritto che non hanno alcun impatto sul bilancio europeo, ma che non per questo si devono ritenere meno gravi, e come le altre sono meritevoli di essere sanzionate. Per questo abbiamo chiesto all'UE di sostituire questo regolamento con una disciplina più ampia, che affronti il problema a 360 gradi. Attaccare la questione dello stato di diritto solo sul versante economico-finanziario è un atteggiamento riduttivo, che non tiene conto del drammatico momento che il nostro continente sta vivendo sul fronte dei diritti civili e dei diritti umani. Sono particolarmente soddisfatto che un segnale in questa direzione arrivi dalla Commissione che ho l'onore di presiedere, nell'ambito del dialogo politico che le compete e che continueremo a esercitare".

 

Alessandro Capriccioli,

capogruppo di +Europa e Presidente della Commissione affari europei al Consiglio Regionale del Lazio.

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