di Carmelo Palma
Il sondaggio Ipsos pubblicato quest’oggi sul Corriere della Sera conferma che quasi tre cittadini su quattro ignorano che tra poche settimane si terrà il referendum costituzionale sul cosiddetto “taglio dei parlamentari”. La scelta di cancellare la rilevanza politica di questo appuntamento e di abbinarlo al voto regionale e amministrativo è surrettiziamente volta a trascinare al voto milioni di italiani ignari del merito della riforma e “guidati” dalle indicazioni dei partiti, praticamente tutti favorevoli alla mutilazione della rappresentanza parlamentare. Si violerebbero così non una, ma due volte i criteri di “par condicio” stabiliti dalla legge.
Se gli organi di informazione, a partire da quelli televisivi, non daranno al voto referendario lo stesso spazio riservato al voto regionale e soprattutto se non garantiranno parità di accesso e pari tempi di parola ai favorevoli e ai contrari alla riforma, il risultato del voto sarà gravemente alterato. Non potendo certo confidare nell’impegno del governo e della maggioranza parlamentare, che punta esattamente su questo obiettivo, ci auguriamo in un tempestivo intervento dell’Agcom per riequilibrare una situazione insostenibile, che a breve solleciteremo con anche in termini formali.