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Tra il ministro Provenzano e Milano, noi stiamo con Milano

di Vincenzo Giannico

Il Ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, boccia Milano accusandola di “attrarre risorse e investimenti senza restituire nulla all’Italia”.

Milano in questi anni sta vivendo una stagione d’oro, che è frutto della capacità del tessuto socio-imprenditoriale che si è rimboccato le mani, anche grazie alla guida degli amministratori e politici locali che hanno saputo guardare al futuro della città e meno ai sondaggi del giorno dopo, come invece purtroppo accade spesso a livello nazionale.

Sarebbe troppo semplice ricordare al Ministro che il 10% del PIL nazionale generato dal capoluogo meneghino contribuisce in non poca misura al bilancio statale, ricevendo molto meno di quanto versato in termini di tassazione (40 vs 0,45 miliardi); e che il 60% di tutti gli investimenti esteri che atterrano sulla Città, le 1.500 start up innovative e le 4300 imprese multinazionali presenti sul territorio contribuiscono in modo fattivo alla ricchezza generata nel sistema Italia.

Milano è inoltre al primo posto fra le capitali più produttive d’Europa nell’attrarre capitale umano e ospita quasi i due terzi dei ricercatori italiani, molti dei quali, probabilmente, senza questo straordinario tessuto fertile meneghino, sarebbero andati all’estero, senza fare ritorno.

Caro Ministro, come vede, Milano fa già tanto per l’Italia, ricevendo poco indietro dal Paese.

Semmai la sfida, a cui Più Europa vuole contribuire, è far fare a Milano ancora di più, cercando di capire ogni giorno come valorizzare la forza e le sue buone pratiche anche sul piano nazionale.

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