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Taglio dei parlamentari senza riforma del bicameralismo: ha vinto Casaleggio

di Piercamillo Falasca

I punti dell’accordo della maggioranza sulle riforme costituzionali cosiddette “di garanzia”, che dovrebbero accompagnare il taglio dei parlamentari sanciscono irrimediabilmente la scelta del bicameralismo paritario come modello istituzionale. Dopo decenni trascorsi a discutere di come superare il caso unico al mondo di due camere che fanno esattamente le stesse cose, con diverse riforme tentate da più parti per una differenziazione delle funzioni di Camera e Senato, scopriamo che il bicameralismo non solo deve essere perfetto, ma perfettissimo. È la linea Casaleggio. Che fine hanno fatto le proposte che prevedevano l’istituzione di un Senato delle Autonomie, la sfiducia costruttiva, la riforma dei poteri del governo?
A questo punto, ben venga l’iniziativa parlamentare di sottoporre a referendum la riforma che ha ridotto il numero dei parlamentari, perché i cittadini italiani hanno il diritto di essere informati e di esprimersi su questo taglio demagogico ma soprattutto sul disegno complessivo che la maggioranza sta proponendo, un indebolimento della democrazia rappresentativa e parlamentare in nome di Rousseau e dei disegni di democrazia plebiscitaria della Casaleggio e Associati”

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