di Riccardo Magi
Lo stallo, o meglio il caos, sulle riforme dovrebbe far riflettere tutti coloro che presentarono agli italiani il taglio dei parlamentari come apripista a nuove riforme importanti. Stiamo vedendo accadere esattamente il contrario: la maggioranza non riesce ad approvare neanche i cosiddetti correttivi che in realtà, come noto, non correggono nulla. E' la conseguenza del gioco spregiudicato fatto ai danni della Costituzione e culminato con la sbornia demagogica del referendum del 20 settembre.