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Sosteniamo il #PianoAmaldi per investire in ricerca il doppio di quanto fatto finora

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L’Italia spende ogni anno solo lo 0.5% del PIL in ricerca pubblica (6 miliardi di euro per la ricerca di base e 3 miliardi per quella applicata), circa la metà di quello che spendono i Paesi del Nord Europa.

 
La ricerca è il motore dell’innovazione tecnologica, gli scarsi investimenti in questo campo hanno conseguenze deleterie sulla competitività del sistema Italia: senza trasferimento tecnologico la capacità di innovazione delle imprese viene ridotta e l’accesso a nuovi mercati e nuove forme di lavoro diventa più difficile. La pandemia ha dimostrato come i Paesi che investono molto in ricerca (come Germania e Corea del Sud) siano risultati più resilienti. Il post-pandemia è il momento giusto per invertire la tendenza.
 
Il professor Ugo Amaldi, fisico delle particelle, è uno dei maggiori scienziati italiani e ha pubblicato una proposta di rilancio della ricerca. Il #PianoAmaldi propone di aggiungere 1,5 miliardi di euro al bilancio della ricerca già nel 2021 e continuare fino a raggiungere l’1,1% del Pil nel 2026.

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