Di Michele Usuelli
Nella giornata di oggi, 8 giugno, in Consiglio Regionale della Lombardia il consigliere Michele Usuelli (Più Europa/Radicali) ha presentato un’interrogazione a risposta immediata (IQT) dal titolo “completamento della campagna di vaccinazione anti Covid 19 sul territorio regionale. Iniziative per garantire l’accesso alla vaccinazione alle persone non in regola con le norme sul soggiorno” sul tema dell’accesso al vaccino da parte degli stranieri.
Ad oggi, nonostante il successo della campagna vaccinale, infatti, gli stranieri presenti sul territorio lombardo sono ancora “invisibili”, privati della possibilità di accedere alle prenotazioni per la vaccinazione per mancanza di requisiti. Già da ottobre 2020 Usuelli aveva rivolto all’assessore Gallera un’interrogazione a risposta scritta per pianificare la procedura vaccinale degli immigrati. L’assessore riconosceva che, ai fini della tutela della salute pubblica, misure come i vaccini dovessero essere applicate a tutte le persone residenti in Lombardia, e non soltanto ai cittadini; nulla disse sulla pianificazione della procedura.
Attualmente, a coloro che non sono in possesso di tessera sanitaria o carta nazionale dei servizi, l’accesso alla sanità pubblica è garantito attraverso l’attribuzione di un codice STP (Straniero Temporaneamente Presente). Al momento, però, l’emissione di questo codice presenta diverse importanti limitazioni. La prima e la più evidente è che questo codice non viene riconosciuto dal portale di Poste Italiane per la prenotazione del vaccino.
CHIEDIAMO CHE POSTE ITALIANE RICEVA IL MANDATO PER RISOLVERE IL PROBLEMA.
L’attribuzione del codice STP, inoltre, è vincolata alla presentazione di una ricetta medica, limitazione che rallenta e complica il processo, e in più è ottenibile soltanto all’interno dei pronti soccorso.
CHIEDIAMO CHE SI SEMPLIFICHI LA PROCEDURA E SI CONCEDA IL CODICE STP PRESENTANDO IL PROPRIO DOCUMENTO, SENZA BISOGNO DI UNA RICETTA MEDICA, (IN CUI SI SCRIVEREBBE “LA SIGNORA MENDOZA O IL SIGNOR ABDUL NECESSITA DI CODICE STP PER VACCINAZIONE)
Considerando come l’emergenza coronavirus ha insegnato che in Pronto Soccorso bisognerebbe recarsi solamente se necessario,
CHIEDIAMO CHE GLI UFFICI DI SANITÀ DI TERRITORIO SI DOTINO DI UNO SPORTELLO STP, OGGI PRESENTE SOLO IN PRONTO SOCCORSO.
Infine, il consigliere ha proposto all’assessore di effettuare una campagna informativa specifica su questo tema, poiché molti stranieri non sono a conoscenza del fatto che la sanità pubblica in Italia è gratuita, essendo normalmente abituati a doverla pagare nel proprio Paese di origine.
«Con questa interrogazione avanziamo all’assessorato al Welfare una proposta di governo della questione concreta e positiva per semplificare e ottimizzare il sistema dei codici STP, nel quadro di una campagna di comunicazione ad hoc. Così incoraggeremo e metteremo gli stranieri in condizione di accedere alla campagna vaccinale. Più siamo, prima vinciamo», ha dichiarato Usuelli.
Nella sua risposta in aula, per gli stranieri comunitari senza copertura sanitaria l’assessore Moratti ha specificato che Regione Lombardia è attualmente in attesa di indicazioni dal Ministero della Salute, poiché il tema delle vaccinazioni agli stranieri della comunità europea coinvolge tutto il territorio nazionale. Rispetto agli stranieri che hanno in corso la procedura di sanatoria, Moratti ha specificato che Regione Lombardia sta sviluppando una procedura che consentirà loro di usare il codice STP e una tessera sanitaria provvisoria per accedere alla vaccinazione. Per gli stranieri non in regola con le norme di soggiorno con tessera STP, Moratti ha dichiarato che da alcune settimane è in corso un confronto con il livello nazionale, e che una volta risolto il quadro Regione Lombardia attiverà tempestivamente i protocolli per la vaccinazione di queste persone. Per gli stranieri senza permesso di soggiorno e senza codice STP, Moratti nulla dice.
Usuelli ha commentato la risposta dell’Assessore. «Se il governo centrale è dormiente, va stimolato e criticato. Faccio appello a lei per dare una sveglia a Roma. Non è però possibile che Lombardia non abbia mai nessun elenco dati, che siano i disabili, che siano i fragili, che siano gli stranieri, c’è sempre un elenco nuovo da fare o da richiedere ad altri. Sono certo che in qualche cassetto e in qualche computer impolverato di Regione quegli elenchi già esistano. Si conferma la incompetenza informativa, la poca cura e l’incapacità di pianificazione di Regione Lombardia», ha dichiarato il consigliere rivolgendosi a Moratti. Lo stesso ha specificato poi come «ATS e ASST e elenco di strutture citate sinora non hanno mai messo a terra uffici decentrati per ottenimento del codice STP, ma solo i pronti soccorsi si sono attivati per lo svolgimento di questa procedura. I pronti soccorso devono essere decongestionati dalle procedure burocratiche. Noi vigileremo e non faremo mancare il nostro contributo».