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Roma: Liberalizzare il trasporto pubblico per una città più libera, efficiente e organizzata

Di Ariela Briscuso

Il 25 febbraio l'assemblea capitolina - solo grazie all'intervento del TAR, dopo un boicottaggio di più di 2 anni da parte della Raggi - potrà finalmente discutere dell'esito del referendum consultivo sulla messa a gara di atac. I cittadini romani si erano, infatti, a maggioranza espressi a favore della liberalizzazione del trasporto pubblico.
Atac non rispetta gli impegni contrattuali assunti con il comune di Roma: nel 2019 - si evidenzia solo a titolo esemplificativo - il servizio bus era inferiore del 17% rispetto a quanto programmato da contratto. Atac risultava e risulta totalmente inadempiente sotto molteplici profili, nonostante ciò la Raggi ha deciso nel 2018 di prorogare il contratto fino a dicembre 2021.
Virginia Raggi ha ignorato la volontà dei romani. Speriamo ora non vorrà farlo anche l'assemblea capitolina.
Per quanto ci riguarda, il nostro impegno sarà quello di mettere al centro della nostra campagna per le prossime elezioni amministrative anche la messa a gara di Atac: quest'ultima, infatti, rappresenta un punto focale per chiunque voglia proporre una campagna elettorale di rottura volta a far uscire Roma da logiche consociative e clientelari e a rendere la capitale veramente una città europea. Più libera, più efficiente, più organizzata, più competitiva: una degna capitale occidentale.

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