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Quirinale: Della Vedova e Calenda scrivono ai leader della maggioranza

In una lettera ai leader dei partiti di maggioranza, il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova e il fondatore di Azione, Carlo Calenda, li invitano a un incontro “per il prossimo sabato, 22 gennaio, per discutere in modo costruttivo soluzioni condivise che garantiscano la sicurezza economica e sanitaria dell’Italia fino alle prossime elezioni politiche del 2023”, in vista dell’elezione del Capo dello Stato.

“Nelle ultime settimane, e ancor di più negli ultimi giorni - si legge nella missiva di Della Vedova e Calenda - il dibattito tra i partiti che sostengono il governo Draghi si è concentrato sulle candidature alla Presidenza della Repubblica. È stato invece quasi del tutto assente il tema delle modalità di prosecuzione dell’attività di Governo successivamente all’elezione del Presidente.

Come Azione e Più Europa pensiamo che priorità sia assicurare il rilancio dell’azione di Governo, per poter affrontare con la necessaria efficacia le questioni che saranno decisive per l’Italia da qui alla fine della legislatura. Indipendentemente da chi sarà eletto Capo dello Stato, infatti - proseguono i leader di Azione e +Europa - è impensabile ipotizzare che un simile rilancio possa avvenire senza una posizione condivisa delle forze di maggioranza sui temi principali, che a nostro giudizio sono soprattutto quelli legati alle modalità di risposta alla pandemia, alla tutela dei salari dall’inflazione, alla sicurezza delle scuole, alla politica energetica e, ovviamente, al rispetto di tutti gli impegni previsti nel PNRR.

Per questo, dopo aver atteso per settimane che fossero i partiti con le rappresentanze parlamentari più consistenti a prendere l’iniziativa, proponiamo noi un incontro tra i vertici di tutti i partiti che sostengono il governo per il prossimo sabato, 22 gennaio, per discutere in modo costruttivo soluzioni condivise che garantiscano la sicurezza economica e sanitaria dell’Italia fino alle prossime elezioni politiche del 2023. Un rinvio a un momento successivo all’elezione del Presidente della Repubblica, renderebbe questa discussione molto più complicata. Con il rischio gravissimo di privarci del contributo fondamentale di Mario Draghi nei mesi che ci attendono, che saranno decisivi per il futuro del nostro paese”, concludono Della Vedova e Calenda.

 

 

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