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Provate ad applaudire adesso

Quando Cloe Bianco rivelò alla sua classe la propria identità di genere, la sospesero dall'insegnamento.

Era il 2015 e lei, per la prima volta, si presentò a scuola, nell'istituto di Agraria 'Scarpa-Mattei' di San Donà di Piave, con caschetto, minigonna, ombretto e smalto sulle dita.

Un modo, il suo, per uscire finalmente dall'invisibilità. E per dire semplicemente questo: "Io esisto. E sono una donna trans".

Per questo, per questa gravissima "colpa", fu prima sospesa e poi definitivamente allontanata da quel mestiere - l'insegnamento - per cui si era formata e aveva studiato.

Arrivarono a spostarla in segreteria, pur di tenerla lontana dagli studenti.

Tre giorni fa, Cloe Bianco ha dato fuoco al camper in cui viveva, per farla finita: "Io sono brutta, decisamente brutta, sono una donna transgenere. Sono un’offesa al mio genere, un’offesa al genere femminile. Non faccio neppure pietà, neppure questo".

In Italia, nel 2022, una donna trans si è tolta la vita dandosi alle fiamme. Perché la transfobia non solo esiste, ma uccide. Psicologicamente e fisicamente.

Provate ad applaudire adesso.

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  • Pasquale Di Pace
    published this page in News 2022-06-15 17:14:38 +0200