Salta

De-Putinizziamo l’Italia: sganciamoci dal gas russo e sblocchiamo le rinnovabili

Putin sta finanziando la sua guerra grazie al gas che vende a noi europei.
Di fronte al genocidio degli ucraini, non possiamo più restare a guardare.
E’ ora di deputinizzare l’Italia, a cominciare proprio dallo stop all’acquisto di petrolio e gas di Mosca e puntare sull’energia pulita.

Abbiamo un patrimonio di idee e progetti sulle rinnovabili che ad oggi è bloccato dalla burocrazia e dall’inerzia amministrativa a vari livelli.

Soltanto dal 2018 ad oggi, a fronte di più di 24.000 MW di progetti eolici presentati, ne sono stati autorizzati solo 583 MW.
E di quasi 37.000 MW di progetti fotovoltaici, ne sono stati autorizzati solo 3.566. 
I procedimenti sono talmente lunghi che l'80% dei progetti autorizzati non può essere costruito perché ormai tecnologicamente obsoleto e per questi deve essere chiesta una variante autorizzativa. Occorre “sbloccare” in fretta le centinaia di progetti eolici e fotovoltaici incagliati nelle Regioni che aspettano da anni di essere autorizzati.
Gli operatori del settore delle rinnovabili sono pronti, in pochi mesi, a raddoppiare la produzione di energia pulita e indipendente per rendere l’Italia più sostenibile, più libera e più sicura.

Occorre però un immediato cambio di passo con un pacchetto di riforme che miri:

1. a rendere davvero efficace il burden sharing con la previsione dell’intervento dello Stato in via sostituiva nelle procedure autorizzative o con la nomina di commissari straordinari nelle Regioni inadempienti;
2. a rimuovere i poteri di veto tutt’ora esistenti
3. a prorogare automaticamente la durata delle autorizzazioni scadute.

Oltre a questo, per una riforma più incisiva e di lungo periodo, è necessario avviare un ripensamento del titolo V della Costituzione e considerare la restituzione al livello statale delle competenze esclusive in materia energetica, necessaria per riconoscere la giusta centralità all’interesse strategico del raggiungimento dell’autonomia e della sicurezza energetiche dell’Italia e dell’Europa, integrate nelle strategie geopolitiche.

Clicca qui per leggere la proposta completa.



Dona per questa causa

Aggiungi la tua firma!

Hanno già firmato in 1.171, arriviamo a 4.000!

Mostra 983 reazioni

  • Yuri Guaiana
    signed 2022-04-05 20:34:03 +0200
  • Carla Brega
    signed 2022-04-05 20:34:00 +0200
  • Ferruccio Gasparotto
    signed 2022-04-05 20:31:59 +0200
  • Stefano Preda
    signed 2022-04-05 20:31:44 +0200
  • Paola Pescarolo
    signed 2022-04-05 20:31:17 +0200
  • Franco Tartini
    signed 2022-04-05 20:31:01 +0200
    No al gas russo
  • Matteo Manuali
    signed 2022-04-05 20:28:50 +0200
  • Alessandro Guerri
    signed 2022-04-05 20:28:41 +0200
  • Klevis Heta
    signed 2022-04-05 20:28:05 +0200
  • Matteo Gavagnin
    signed 2022-04-05 20:28:04 +0200
  • Simone Galli
    signed 2022-04-05 20:27:40 +0200
  • Andrea Pani
    signed via 2022-04-05 20:27:22 +0200
  • Giulio Guastini
    signed 2022-04-05 20:26:36 +0200
  • Paolo Maria Cavallo
    signed 2022-04-05 20:24:16 +0200
  • Laura Laura Barozzi
    signed 2022-04-05 20:22:03 +0200
  • Carmelo Passanisi
    signed 2022-04-05 20:21:05 +0200
  • Maria Stefania Launi
    signed 2022-04-05 20:20:44 +0200
  • Alberto Moreni
    signed 2022-04-05 20:20:07 +0200
  • Linda Facco
    signed via 2022-04-05 20:19:45 +0200
  • Leonardo Gaddini
    signed via 2022-04-05 20:19:39 +0200
  • Valentina Cinelli
    signed via 2022-04-05 20:19:26 +0200
  • Antonio Corigliano
    signed 2022-04-05 20:18:28 +0200
  • Giuseppe Ino
    signed via 2022-04-05 20:18:15 +0200
  • Luca Monti
    signed via 2022-04-05 20:18:13 +0200
  • Giovanni Caprio
    signed 2022-04-05 20:16:57 +0200
  • Andrea Massaroni
    signed 2022-04-05 20:16:20 +0200
  • Matteo Nicolussi
    signed 2022-04-05 20:15:25 +0200
  • Fabrizio Cois
    signed via 2022-04-05 20:15:14 +0200
  • Francesca Berattino
    signed 2022-04-05 20:14:42 +0200
  • Marco Bassetto
    signed 2022-04-05 20:13:05 +0200