Nel dibattito parlamentare sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio, +Europa ha presentato risoluzioni sia al Senato con Emma Bonino, insieme ai senatori Richetti di Azione e De Falco del Gruppo Misto, sia alla Camera, con Riccardo Magi, insieme al deputato Enrico Costa di Azione.
Nella risoluzione si impegna il Governo ad avanzare “richiesta di accesso alla linea di credito del Pandemic Crisis Support (PCS) nell’ambito del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes) per il finanziamento delle spese connesse all’aggravarsi dell’emergenza pandemica”.
Il quadro della situazione – si legge nelle motivazioni – “implica l’esigenza di un potenziamento delle risorse necessarie per le politiche di tracciamento e isolamento dei contagi e di cura dei casi critici e gravi”. D’altra parte “la restrizione delle attività sociali, finalizzata a ridurre le interazioni e la mobilità delle persone per contenere la diffusione del virus, comporta costi economici ingenti”.
Per questo, si motiva nella risoluzione di +Europa, si impone “l’utilizzo della linea di credito speciale del Mes, con un risparmio annuo di almeno 350 milioni di euro rispetto alle emissioni del debito pubblico e con condizionalità che lo stesso Ministro dell’Economia ha confermato essere inferiori a quelle del Recovery Fund”.
La risoluzione di maggioranza torna invece a rinviare a data da destinarsi la discussione sull’accesso al Mes, nel caso di un nuovo prevedibile ricorso all’indebitamento, per gli effetti economici della seconda ondata pandemica.