di Yuri Guaiana
Negli ultimi anni, il sistema ONU dei diritti umani è cresciuto molto: il numero di Stati che hanno ratificato i trattati sui diritti umani è tale da rendere l’obiettivo di una ratificazione universale effettivamente raggiungibile. Questa crescita è un successo di tutti gli attori che si sono battuti per i diritti umani, ma presenta anche delle sfide.
Le Nazioni Unite si reggono su tre pilastri: diritti umani, pace e sviluppo. Tuttavia, al sistema dei diritti umani è dedicato solo l’8% del budget e all’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani verrà dedicato solo il 3,3% nel 2020, in calo rispetto al 2019 e al 2018 quando aveva a disposizione il 3,7%.
Questo costante calo di risorse allocate minaccia seriamente l’indipendenza e l’imparzialità del lavoro dell’ONU nel campo dei diritti umani, oltre ad incidere negativamente sul diritto di partecipazione delle organizzazioni della società civile.
Nonostante i suoi limiti e i suoi difetti, l'ONU svolge un ruolo fondamentale nella promozione e nella protezione dei diritti umani in tutto il mondo. È fondamentale preservarlo e garantirne l'efficacia e l’efficienza, soprattutto oggi che le forze sovranità e populiste attaccano direttamente l’idea stessa di universalità dei diritti umani.
In una lettera a tutti gli Stati membri dell'ONU, 129 ONG chiedono che vengano stanziate risorse adeguate per i diritti umani attraverso il bilancio regolare dell’ONU.
Tra le associazioni firmatarie anche le italiane ISCOS - Istituto Sindacale per la cooperazione allo sviluppo promosso dalla CISL e la Fondazione Lelio e Lisli Basso - Onlus.
Il prossimo aprile, l’Assemblea Generale valuterà il funzionamento dei meccanismi di controllo per ciascun trattato in materia di diritti umani, i c.d. Comitati, o Organi dei trattati (Treaty Bodies), la cui funzione principale è di verificare l’attuazione, nel Paese contraente, delle norme sancite a livello internazionale.
L’Italia deve raccogliere la richiesta delle associazioni firmatarie della lettera e partecipare attivamente ai lavori dell’Assemblea Generale per ottenere che vengano stanziate risorse adeguate per i diritti umani.