"Intervengo con grandissimo disagio, il disagio di chi per cultura, tradizione e pratica ha fatto del rispetto delle istituzioni il punto cardine della propria attività politica. Oggi compite un ulteriore, grave attacco, il più grave della storia della nostra Repubblica, alla democrazia rappresentativa, alla Costituzione, all'ordinamento liberale così come, seppure imperfetto, lo abbiamo conosciuto in questi anni. Che il Parlamento sia umiliato, esautorato, ridotto all'irrilevanza, direi quasi alla farsa, non è un trofeo del quale andare orgogliosi, non è un vulnus all'opposizione. E' una ferita grave a tutti, al Paese e alla democrazia. Dopo tanto fracasso, tanta volgarità, tanto diprezzo per le istituzioni internazionali e non, una penosa e silenziosa retromarcia. Ed è bizzarro che un governo così sovranista, un governo 'prima gli italiani' poi si faccia dettare, dettaglio per dettaglio, la manovra dalle istituzioni europee. Voi ci passate addosso come rulli compressori ma vedrete, vi serviranno anche a voi le istituzioni, un giorno. Ne ho visti altri passare ed andare, ma quello che resta sono gli equilibri di potere tra i vari ruoli".