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#LiberaSpesa: per tutelare i lavoratori, eliminiamo le ingiustizie, non i posti di lavoro

di Andrea Mazziotti

Domenica 3 e domenica 10 marzo +Europa sarà in piazza per tutelare la libertà economica di negozianti e consumatori contro le chiusure obbligatorie dei negozi di domenica e nei festivi.

I sostenitori delle chiusure ci accusano di trascurare i problemi che l’apertura domenicale comporta per i lavoratori, gli abusi, le ingiustizie che sorgono in molte realtà. Non è così.

Semplicemente, noi pensiamo che i problemi di relazioni tra datore di lavoro e dipendenti non si devono risolvere vietando agli imprenditori di lavorare e cancellando decine di migliaia di posti di lavoro. 

Le soluzioni vanno trovate a livello di relazioni industriali, ed è in quell’ambito che governo, sindacati e associazioni datoriali devono fare il loro lavoro.

In particolare, si possono e si devono fare proposte per un trattamento più equo e meglio remunerato di chi lavora di domenica o nei festivi.

Poiché la regolamentazione attuale è quasi tutta a livello di contratti collettivi, non si potrà risolvere tutto per legge e molte proposte richiederanno un accordo sindacale.

Qui sotto, trovate alcune delle proposte sulle quali +Europa intende sollecitare le associazioni datoriali e sindacali, e spera che anche il governo si attivi: 

- attualmente i contratti collettivi prevedono una maggiorazione del 30% per il lavoro domenicale e festivo: noi proponiamo di aumentarla fino al 40%, magari graduando l’aumento in ragione del numero di domeniche e giorni lavorativi effettivamente lavorati;

- Sempre a livello di contratti collettivi, si dovrebbe imporre l’adozione di turni più omogenei, introducendo un tetto massimo di domeniche/festività lavorate, soprattutto per coloro che sono stati assunti dopo la liberalizzazione, che nella maggior parte dei casi hanno per contratto il riposo in giornata diversa dalla domenica e finiscono per questo a lavorare molte più domeniche degli altri;

- A livello normativo, si potrebbe introdurre una tassazione ridotta a favore dei lavoratori per il lavoro prestato nelle giornate domenicali e festive;

- Sempre a livello normativo, si potrebbero introdurre strumenti di welfare per venire incontro ad alcuni dei problemi che derivano dal lavoro domenicale e festivo (voucher per baby sitting, assistenza agli anziani, attività nel tempo libero, etc.).

Sono solo alcune delle proposte sulle quali ci stiamo confrontando, ma perché siano applicabili, occorre che il lavoro domenicale e festivo esista ancora.

E per questo andremo in piazza nelle prossime due domeniche.

TROVA IL TAVOLO PIU' VICINO A TE DOMENICA 3 MARZO

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