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Le ragioni del No. Newsletter sul referendum costituzionale

A cura di Giordano Masini

Questo è il primo numero di una newsletter sul referendum costituzionale del 20 e 21 settembre. Una sorta di rassegna stampa che non invieremo ogni giorno, ma a cadenza il più possibile regolare, e che pubblicheremo anche come articolo sul nostro sito, attraverso la quale cercheremo di esporre i punti di vista, i pareri e le ragioni di chi, come noi, si oppone al cosiddetto “taglio dei parlamentari”.

Sul Corriere Giovanni Belardelli ricorda come il taglio dei parlamentari sia una proposta coerente con la visione ideologica anti-parlamentare (e quindi anti-democratica) del Movimento 5 Stelle: «Da questo punto di vista la famosa affermazione di Beppe Grillo, che proclamava l’intenzione di aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, andrebbe considerata, più che la boutade di un comico, la delineazione di un obiettivo poi in buona parte raggiunto».

È una visione che contrasta con quella più ottimistica di Giuliano Ferrara, secondo il quale il Movimento 5 Stelle ha perso, trasformandosi in forza di governo, la sua natura anti-politica e quindi la sua pericolosità istituzionale. A Ferrara risponde Bianca Hermanin (nel suo pezzo troverete il link a quello di Ferrara), secondo la quale non solo il Movimento 5 Stelle non è cambiato, ma sta a sua volta cambiando l’alleato “adulto”, il PD: «Ritenendo che ogni istanza “popolare” sia per definizione “buona” (e invece non lo è) ritenendo che il compito della politica sia ascoltare e seguire (e invece è ascoltare, proporre e guidare) il PD, compresa la sua frangia girotondina, ha fatto sua sostanzialmente ogni ambizione del M5S, compresa quella dell’antiparlamentarismo».

E una sferzata al PD arriva anche da un padre storico della sinistra riformista, Emanuele Macaluso, intervistato da Guido De Angelis sull’Huffington Post: «È già in atto una deriva anti-parlamentare, e non è un fatto di oggi. Diciamo che il sì ne sancisce una vittoria concreta sul terreno non solo della politica ma delle istituzioni. Nell’Italia di oggi, attraversata da pulsioni populiste profonde, compito della sinistra e delle forze democratiche dovrebbe essere quello di contrastarla questa deriva, non si assecondarla».

Più tecnico il ragionamento di Carmelo Palma su Strade, secondo il quale anche i correttivi ritenuti necessari per attenuare gli squilibri derivanti dal taglio lineare del numero dei parlamentari avrebbero la sgradevole conseguenza di aumentare le disfunzionalità del cosiddetto “bicameralismo perfetto”: «In questo modo non solo non si interverrà sul bicameralismo perfetto (anzi, ripetitivo), ma lo si perfezionerà in modo compiuto, facendo della camera alta (Senato) un puro doppione della camera bassa (la Camera) votata dagli stessi elettori, allo stesso modo e con le stesse funzioni, ma, semplicemente, grande la metà. Dal bicameralismo paritario al monocameralismo dimezzato, anzi dissociato».

Linkiesta pubblica un appello scritto dalle giuriste Antonella Anselmo, Fulvia Astolfi e Laura Onofri e firmato da oltre 200 donne, che evidenzia tra le altre cose come il taglio lineare del numero dei parlamentari minacci la rappresentanza delle donne nelle istituzioni: «l’eliminazione di 230 deputati e 115 senatori muta il rapporto di rappresentanza e affievolisce il legame con i territori, penalizzando ad esempio le esperienze delle donne come amministratrici locali. I dati sulle competizioni elettorali mostrano minore visibilità delle donne nei media e nelle tribune politiche. Risulterà ancora più esigua le possibilità di accesso ai media (che è decisa dai capi partito) e quindi di essere elette».

 

Save the date: sabato e domenica (5 e 6 settembre) ci saranno banchetti in tante città d'Italia organizzati da +Europa contro il taglio dei parlamentari. A questo link puoi scoprire dove saremo.

Save the date/2: il 9 settembre, dalle 16 in poi, ci sarà una grande maratona oratoria online, che potrete seguire su tutti i nostri canali social, con giuristi, parlamentari ed esponenti della società civile per spiegare tutte le ragioni del No.

Save the date/3: +Europa aderisce alla manifestazione alla manifestazione per il No convocata da Sardine, NOstra, Volt e Figli Costituenti per il 12 settembre in piazza Santi Apostoli a Roma.

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