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Lavrov è fuori dalla realtà. Con Draghi è finito il filo putinismo in Italia

Benedetto Della Vedova a Sky TG24

Le chiavi della guerra, così come quelle della pace, le ha Putin. Il resto è propaganda e l’abbiamo sentita anche ieri in televisione dal Ministro degli Esteri russo: Lavrov, portavoce di una guerra criminale, ha detto che i massacri di Bucha sono un falso e che l’Ucraina è nelle mani di una lobby nazista: affermazioni totalmente fuori dalla realtà. Parole anche antisemite, con l’accostamento tra Hitler e Zelensky, aggiungendo che i peggiori antisemiti sono ebrei. Una realtà virtuale che la Russia propone al mondo.

Da parte di Mosca c’è stupore sulla posizione italiana perché forse pensava che ci fosse la stessa accondiscendenza verso Putin che c’è stata nel recente passato anche da esponenti di governo. Una posizione diversa da quella che il governo Draghi ha doverosamente assunto.

Forse Lavrov dimentica, nella sua realtà all’incontrario che cerca di proporci, che la Repubblica italiana è nata dalla resistenza e dalla liberazione dell’occupazione nazifascista.

Oggi siamo necessariamente e doverosamente al fianco di chi resiste a un’invasione non provocata, non giustificata e ingiustificabile da parte di un autocrate che ha nel mirino i valori europei a cui l’Ucraina si ispira.

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  • Pasquale Di Pace
    published this page in News 2022-05-02 12:58:19 +0200