Di Giordano Masini
Lukashenko introduce in Bielorussia la pena di morte per chi "prepara" azioni terroristiche. In un paese in cui i fondamentali dello Stato di diritto sono già cancellati, questo si traduce in un via libera per l’eliminazione fisica dei dissidenti e degli oppositori politici.
Eccola, la vera “espansione” di cui avere paura e da contrastare, altro che allargamento della NATO a Est.
La Bielorussia era un paese formalmente neutrale, che in poco tempo è diventato nella sostanza un nuovo Oblast della Federazione Russa (potrà ospitare anche testate nucleari), a suon di modifiche costituzionali autoritarie ratificate da referendum farsa effettuati mentre dal paese era stato già sferrato l’attacco russo verso l’Ucraina.
Per questo i paesi liberi che confinano con la Russia hanno ottime ragioni per cercare sostegno e protezione nell’Europa e nella NATO, per questo facciamo bene a sostenere e ad armare la resistenza Ucraina.
La scelta è se conservare la libertà o diventare come la Bielorussia, ed è una scelta che non riguarda solo l’Ucraina ma tutti noi.