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La Ragioneria generale dello Stato boccia la mancetta elettorale ai balneari. Ora concorrenza

Giordano Masini

Il parere della Ragioneria Generale dello Stato costringe i relatori di maggioranza a fare marcia indietro sulle norme del Decreto Rilancio che prorogano di ben 13 anni le concessioni balneari? Sarebbe una buona notizia per chi come noi da sempre si batte perché anche alle spiagge si applichino le regole della concorrenza e del mercato in vigore per le altre attività produttive.

Prorogare le concessioni fino al 2033 alle condizioni attuali, estremamente di favore, sarebbe un regalo totalmente ingiustificato, anche in questa fase, ed esporrebbe l’Italia a pesanti e sacrosante sanzioni. Come ha detto anche Carlo Cottarelli, se gli stabilimenti balneari attraversano una fase di crisi dovuta al Covid19, al pari di tutte le altre imprese e lavoratori del settore turistico, hanno diritto a sussidi temporanei, e in questo senso andrebbero stanziate risorse adeguate. Non certo di un trattamento così di favore e di così lungo periodo.

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