Di Yuri Guaiana
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha oggi annunciato l'annullamento dell'Europride, programmato a Belgrado il 17 settembre prossimo, per la prima volta in un paese dei Balcani, citando in particolare le nuove tensioni in Kosovo e i problemi legati alla crisi energetica e alimentare.
Siamo solidali con l'organizzazione del Belgrado Pride - EuroPride 2022. Riteniamo l’annunciato divieto dell’EuroPride inaccettabile e ingiustificabile, considerando che la Corte costituzionale serba ha precedentemente dichiarato incostituzionali i divieti dei Pride in Serbia nel 2011, 2012 e 2013.
Le giustificazioni sembrano pretestuose (cosa c’entrano la crisi energetica e alimentare con l’EuroPride) e inquietanti (il presidente serbo pensa forse di alimentare ulteriormente le tensioni con il Kossovo dopo i gravi episodi di luglio?).
Sembra piuttosto che l’annuncio sia un cedimento alle pressioni della Chiesa ortodossa e dei gruppi di estrema destra. Speriamo che non ci sia anche lo zampino del Cremlino.
In qualità di Paese candidato all'adesione all'Unione Europea, la Serbia dovrebbe mostrare un maggiore rispetto per i valori europei e i diritti umani, come quello alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
L’EuroPride porterà molti milioni di dinari nell'economia locale e permetterà alla Serbia di dimostrare che sta diventando una nazione europea progressista e accogliente.
Durante il processo di candidatura per l'EuroPride 2022, il Primo Ministro della Serbia, Ana Brnabic, ha promesso il pieno sostegno del governo serbo all'EuroPride di Belgrado, ci aspettiamo che questa promessa venga mantenuta.
Ci metteremo subito in contatto con il Movimento dei Cittadini Liberi (partito liberale serbo) per offrire il nostro sostegno.