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In Germania niente panico da Covid. Grazie ai dati e a scelte mirate

di Gianluca Mele - Più Europa Colonia

Il Presidente Conte ha annunciato una serie di misure straordinarie per limitare la diffusione del Coronavirus. E’ il terzo decreto emesso nel giro di poche settimane, quasi a descrivere una frenetica rincorsa all’epidemia; ai numeri che, incuranti dei DPCM, continuano a crescere.

Eppure la seconda ondata ce l’aspettavamo, il mondo scientifico sembrava unanime, ma la frenesia con la quale vengono trasmesse le notizie ufficiali, trasuda di mancanza di gestione e di pianificazione.

Guardiamo al nostro Paese, pensiamo ai nostri affetti in Italia con apprensione, sperando che tutto vada per il meglio. Ma qual è la quotidianità qui in Germania, cosa vediamo e sentiamo?

Innanzitutto il clima, la frenesia e l’incertezza che provengono dall’Italia, vengono sostituite dalla calma, dalla consapevolezza che la seconda ondata sia stata già prevista dalle strategie del governo per la gestione della crisi.

L’ampia autonomia dei diversi Länder rende difficile un riassunto dettagliato delle disposizioni messe in atto per ridurre la diffusione del virus. L’uso della mascherina, il distanziamento sociale e la riduzione delle occasioni di contatto tra persone sono anche qui la strategia scelta dal governo, ma applicata con proporzionalità ed in maniera mirata.

Ad esempio nel North-Rhein-Westfalia, il rapporto tra nuovi contagi e la popolazione definisce il livello di allerta e le conseguenti restrizioni che verranno attivate. Così ad oggi i ristoranti sono ancora aperti anche se con chiusura anticipata alle 23, sebbene le ultime notizie riferiscono di un accordo tra Berlino e i Land per una chiusura temporanea di queste attività nelle prossime ore. Le palestre, i cinema ed i teatri sono aperti garantendo il distanziamento sociale. Si preferiscono misure volte ad isolare gli hotspot, piuttosto che restrizioni draconiane con conseguenze negative su salute, istruzione ed economia.

Il sistema di tracciamento ha probabilmente aiutato, fornisce indicazioni tempestive e chiare su come comportarsi qualora si sia stati in contatto con una persona contagiata.

Qualora sia necessario fare un tampone, l’attesa è ragionevole ed il risultato disponibile entro le 48 ore.

Per evitare di scegliere tra salute, istruzione, economia e socialità è necessario costruire un piano basato su dati scientifici e che tenga in conto dei costi e dei benefici di ogni singola scelta.

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