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I consiglieri 5 stelle lombardi fanno il gioco di Putin, il PD prenda le distanze

Di Valerio Federico e Sonia Serati

Mentre Conte, a caccia del consenso perso, bacchetta Draghi sulla necessità di fare di più per evitare una escalation della guerra, con grotteschi distinguo sulla qualità delle armi e il diritto alla difesa, in Lombardia i suoi consiglieri regionali presentano una mozione dove ci ricordano che c’è ‘una logica di escalation in termini di incremento di armamenti, anziché ragionare in termini di pacificazione’. Ci ricordano anche che l’invio di armi pesanti non sarebbe volto a difendersi. I consiglieri proseguono con una lunga lista di costi che ‘il perdurare della belligeranza può comportare’, un po’ come se la responsabilità di questo perdurare dipendesse dalle ‘nostre’ scelte, per concludere di preferire ‘al crescente invio delle armi, il rilancio delle negoziazioni diplomatiche’.

Come +Europa vogliamo ribadire ciò che dovrebbe essere evidente a tutti: dall’inizio della guerra sono in corso tentativi diplomatici da parte dell’Unione europea in quanto tale, delle Nazioni Unite, di molti leader di Paesi Ue ed extra Ue, del Papa, dei vertici ucraini, di altre organizzazioni e personalità internazionali, ma pare proprio che Putin non sia particolarmente interessato.

Sono i messaggi come quello dei pentastellati lombardi che danno sponda al tentativo della propaganda russa di spingere l'opinione pubblica italiana a fare il suo gioco: portare ad allentare l'appoggio al nemico per avere via libera alla vittoria. Ai consiglieri stellati teniamo a ricordare che, ovviamente, le negoziazioni diplomatiche, nonostante ciò, proseguiranno incessantemente, ma che nel frattempo gli aiuti agli aggrediti, a partire dal rifornimento di armi, sono utili alla difesa di un territorio sovrano di un paese democratico che ce li chiede mentre viene massacrato. Affermiamo altresì che sarebbe ignobile condannare l’Ucraina alla resa, anziché supportarla nel tentativo di fermare l’invasore e di raggiungere una pace tale da garantire la libertà agli ucraini di scegliere il loro futuro.

Ci aspettiamo in Lombardia un segnale netto da parte del Partito Democratico di distinguo dal pacifismo della resa a Putin espresso dagli alleati di coalizione.

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  • Pasquale Di Pace
    published this page in News 2022-05-03 16:00:37 +0200