di Giordano Masini
Il governo italiano, per bocca del Sottosegretario agli Esteri Di Stefano, ha dichiarato sostanzialmente di stare dalla parte di Pechino: Hong Kong e i suoi abitanti perdono la loro libertà, vengono inglobati violentemente nel ‘sistema’ cinese e l’esecutivo a trazione M5S dà il suo sostanziale appoggio alla Cina, limitandosi a criticarne i metodi. Il problema invece è sostanziale, e riguarda lo stato di diritto, la libertà e la democrazia, valori che come paese fondatore dell’UE abbiamo il dovere di affermare e di proteggere, e che infatti l’Alto Rappresentante dell’Unione Borrell richiama con decisione.
Nessuno chiede di interrompere relazioni economiche e commerciali importanti con una potenza come la Cina, non vogliamo contrapporre idealismo e realpolitik. Ma prendiamo atto che mentre l’Europa si schiera con il movimento per la democrazia, l’Italia sceglie di percorrere una strada diversa e preoccupante.