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Gianfranco Passalacqua: “Perché Cittadini! sostiene +Europa”.

di Gianfranco Passalacqua, Portavoce nazionale Cittadini!

Domenica 14 aprile Cittadini! La Rivoluzione Liberale riunirà a Roma i suoi aderenti, che in soli quattro mesi hanno dato vita a comitati su tutto il territorio nazionale, sulla base di adesioni spontanee, che testimoniano la necessità di colmare uno spazio di rappresentanza culturale e civile ancora prima che politica.

In quella sede illustreremo i punti che riteniamo qualificanti che offriamo al dibattito pubblico, e che costituiranno le proposte che affidiamo ai candidati liberali e civici al Parlamento europeo.

Saranno con noi Sandro Gozi, da sempre vicino a Cittadini!, candidato di En Marche! al Parlamento Europeo, e che per biografia e valori costituisce un sicuro ed autorevole punto di riferimento, e Benedetto Della Vedova, segretario nazionale di +Europa, esempio virtuoso di liberale italiano ed europeo, capace di salutari anticonformismi.

Cittadini! È nato come Movimento civico e liberale solo pochi mesi fa, sulla base di un appello condiviso da centinaia di donne ed uomini, finalizzato a dare rappresentanza alla parte più moderna, dinamica, aperta, europea della società italiana, affermando finalmente anche in Italia il valore centrale della cittadinanza, intesa come protagonismo civile.

Un Movimento intimamente liberale, non tanto nella rivendicazione identitaria, ma nelle scelte che ritiene ineludibili per costruire una Italia finalmente europea, che superi le sempre presenti tentazioni assistenziali, paternalistiche, dirigiste , annidate in ogni schieramento.

Un Movimento indissolubilmente europeista, ispirato dalla essenziale e rigorosa enunciazione einaudiana : Siamo europei in quanto italiani, siamo italiani in quanto europei.

L’Europa non è una dimensione sovrastrutturale, ma è – anche storicamente – l’alveo nel quale la civiltà cui apparteniamo, nel suo essere variegata e pluralista, trova senso, e dove la condivisione istituzionale costituisce lo sbocco naturale.

E’ così da oltre due millenni.

Gli ignoranti se ne facciano una ragione.

Ci ha mosso la convinzione che una Italia priva di una credibile rappresentanza liberale nelle istituzioni europee sarà sempre debole nell’affermazione di politiche attente ai diritti, alla innovazione, alla tutela ed alla promozione delle libertà.

Sulla base di questa piattaforma di valori e di obiettivi, Cittadini! sin dall’inizio ha voluto interloquire con quanti erano – e sono – impegnati ad ogni livello, a dare sostanza, anche organizzativa, politico-istituzionale, elettorale, ad una matura, autorevole  e credibile opzione liberale e democratica, fermamente ancorata ad una dimensione europea, che per noi si identifica con il processo in corso che vede coinvolta l’Alleanza dei liberali e democratici europei (ALDE) , En Marche!in Francia, Ciudadanos in Spagna, insieme ad altre esperienze a forte connotazione liberale, europeista, democratica.

In questo senso, il rapporto con +Europa è parso non solo fisiologico, ma virtuosamente obbligato, rappresentando il modo ed il luogo che massimamente favorisce la costruzione dinamica di quella opzione liberale e democratica europea, attenta alla dimensione civica,  che riteniamo indispensabile, e nella quale comunque ci ritroviamo, con i valori di cui siamo portatori e gli obiettivi che abbiamo indicato e ci siamo dati.

Si tratta di un processo aggregativo che dovrà valorizzare e mettere in rete le tante energie, variamente organizzate, che si collocano a pieno titolo nella prospettiva condivisa di un liberalismo moderno ed aperto, in sintonia con quanto di meglio si sta affermando in Europa.

La recente elezione alla Presidenza della Repubblica Slovacca della liberale Zuzana Caputova è solo l’ultimo dei fatti rilevanti che ci autorizzano a ben sperare e ci spronano ad agire.

Siamo radicalmente alternativi al populismo rancoroso che negli ultimi anni ha caratterizzato il dibattito pubblico, e che oggi inizia a scricchiolare.

“Il rancore è l’effusione di un sentimento di inferiorità” diceva Ortega y Gasset.

L’Italia e gli italiani hanno il diritto, ed il dovere, di uscire da questa condizione, comoda e rassicurante per alcuni, ma pericolosa ed avvilente nei suoi effetti perversi.

Siamo consapevoli , da liberali, che ogni impresa , se degna, affronta rischi, ed anche che l’obiettivo che ci poniamo è ambizioso, ma – come ci ha insegnato Anatlole France – “ per realizzare grandi cose non dobbiamo solo agire, ma anche sognare, non solo progettare, ma anche credere”.

Buon lavoro ai liberali italiani ed europei.

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