di Piercamillo Falasca
In questo momento, l’Italia rischia di non partecipare alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020 e di vedersi revocati i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026. Il decreto legge sull’ordinamento sportivo convertito in legge dal Parlamento italiano ha sollevato forti obiezioni da parte del Comitato Internazionale Olimpico, perché alcune norme andrebbero ad intaccare “l’autonomia del Coni” e sarebbero pertanto “non aderenti ai principi della Carta Olimpica”.
Il Cio ha chiarito di poter adottare per la protezione del “movimento di un Paese la sospensione o il ritiro del riconoscimento del comitato olimpico”.
Il governo italiano sta “faremo, vedremo, risolveremo”.
Noi intanto vigileremo, per evitare che la prossima estate l’inno nazionale non suoni solo al Papeete ma anche alle Olimpiadi di Tokyo. Ci appelliamo al presidente della Repubblica perché intervenga, prima di promulgare la legge: c’è in gioco l’autonomia dello sport italiano e la partecipazione del nostro Paese alle manifestazioni sportive internazionali.