Comunicato stampa di Riccardo Magi
Nei giorni scorsi abbiamo sentito tanti criticare i referendum perché certe cose le deve fare il parlamento: beh, ecco sul fine vita cosa ha prodotto il parlamento dopo le sentenze della Corte costituzionale che avevano invitato il legislatore a intervenire. La bozza della destra sul fine vita è vergognosa per la dignità della persona.
Intanto è incredibile che ci sia la volontà di concordarla con il Vaticano, come se fosse una parte politica in uno Stato laico che deve dire la sua su una norma che deve fare il parlamento; poi si vuole tornare indietro rispetto ai criteri fissati dalla Consulta e vorrebbero che il suicidio assistito comunque non debba riguardare il servizio sanitario nazionale: quindi, anche se un cittadino rientra nelle condizioni per accedere al suicidio assistito, sempre che lo voglia perché ovviamente non si costringe nessuno a farlo, non si può fare tramite il SSN.
Dunque, si deve fare a pagamento, se ne si ha la possibilità, o altrimenti non si ha neanche il diritto alla libertà di scelta su come morire. Se questa la legge è questa, sarebbe scandalosa e c’è da sperare che non si faccia perché sarebbe un passo indietro rispetto alla sentenza della Corte. Garantire l'accesso alle cure palliative è necessario ma non può diventare condizione necessaria per suicidio assistito.