di Giordano Masini
L’aumento al 25% del prelievo straordinario sugli extraprofitti delle imprese del settore energetico è una buona notizia, e un successo di +Europa e Azione che l'hanno chiesto per primi e con forza.
Non si tratta di una misura punitiva ma di una giusta compensazione per profitti straordinari ottenuti a causa della crisi energetica internazionale e della guerra scatenata dalla Russia in cui non è possibile prevedere nel breve periodo un aumento dell'offerta tale da determinare un riequilibrio naturale dei prezzi.
Adesso è necessario procedere spediti verso lo sblocco dei cantieri delle energie rinnovabili impantanati dalla burocrazia restituendo al governo il potere di superare i veti incrociati di regioni e soprintendenze, come proposto nella nostra campagna "de-putinizziamo l'Italia": se fossero autorizzati 60 GW di rinnovabili (che sono solo 1/3 dei progetti presentati presentati e immediatamente realizzabili) risparmieremmo il 20% delle importazioni di gas, liberandoci della dipendenza dalla Russia senza retrocedere nella lotta ai cambiamenti climatici.