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Diamo voce a chi è #senzavoce: le nostre proposte per il mondo dello spettacolo

di Alice Montalbetti

“La mia professione serve a qualcosa”?
E’ la domanda che si stanno facendo i lavoratori del mondo dello spettacolo, che sotto covid sono stati dimenticati.
Non hanno avuto voce, noi di Più Europa vogliamo dargliela e, raccogliendo le loro voci, abbiamo lanciato una serie di proposte per un settore, quello artistico, che è essenziale per i cittadini ma che è stato dimenticato.

 

FONDO UNICO DELLO SPETTACOLO ANCHE PER LE PICCOLE REALTA'

Il fondo dello spettacolo raggiunge solo grandi teatri e grandi società ma c’è un substrato capillare fatto da quelle piccole realtà che danno ossigeno ad ogni piccolo comune, ogni piccolo angolo di questa nostra Italia. A loro serve aiuto per continuare a soffiare aria e non soffocare sotto il peso di debiti insostenibili.

VOUCHER SPETTACOLO

Incentivare, oltre allo shopping, il consumo all’arte e allo spettacolo per soddisfare l’anima oltre al corpo e saziare la mente con il gusto del bello.

Ci troviamo ad affrontare un periodo critico in cui la linea di confine tra cambiamento e crisi è stata ampiamente superata senza aver prima goduto sufficientemente dei benefici, siamo caduti in un buco nero in cui spazio e tempo non seguono più logiche razionali. Dovremmo trovare un modo per rientrare nella “Tana” e recuperare strumenti, quali empatia, ragione, gusto per il bello, innamoramento per l’arte e gioia nella conoscenza e riprodurre un nuovo alfabeto con cui scrivere un nuovo racconto

Tutti i luoghi di cultura, tutti quei bacini in cui era possibile recuperare lettere nuove e codici diversi per aggiungere pagine fresche al racconto della nostra bella penisola sono stati chiusi, anzi peggio sono stati zittiti! Per riprendere ciò che abbiamo interrotto bisognerà correre e aumentare la nostra fruizione all’arte e al bello, aiutiamo chi si è visto svuotato di queste parole ad aumentare la comunicazione con chi avrà voglia in un prossimo, spero molto vicino futuro, di riprendere le parole interrotte e aggiungere trama alla storia

ACCESSO ALLE AULE PER LA DIDATTICA PRATICA ANCHE DURANTE IL LOCKDOWN

In aula ci si va per imparare ma non tutte le aule sono fatte da banchi, cattedre e lavagne. Alcune discipline necessitano di spazi e di un lavoro pratico impossibile da svolgere a casa. Si chiede di avere più attenzione e un piano adeguato per quei laboratori che solo in presenza si possono svolgere. Come tutti gli studenti anche quelli che occupano le aule delle arti teatrali e della musica hanno il diritto di continuare la loro formazione degnamente, perché si deve dare la possibilità di scegliere il proprio mestiere e il proprio futuro non in funzione di una gerarchia decisa a tavolino. Serve un piano anche sulla loro didattica a distanza. Così come la scuola anche il teatro e l’arte devono poter continuare la loro quotidiana opera di educazione culturale senza pesare sulle spalle di chi con coraggio e dedizione porta avanti questo mestiere ogni giorno.

DUE CAST PER I RECITAL E INTERMITTENZA DELLE ARTI

In molte parti del mondo gli spettacoli hanno un calendario giornaliero più ampio e un doppio cast che permette al pubblico di avere più scelta su orari e giorni e, agli operatori dello spettacolo, di lavorare con maggior
continuità. Serve inoltre un indennizzo per le ore in meno lavorate, dando così continuità retributiva agli artisti dei cast.

CORSI DI FORMAZIONE SULLA GESTIONE INTERNA PER UN SANO CAMBIO GENERAZIONALE

Servono corsi di aggiornamento per poter migliorare le strutture interne e un ricambio generazionale per stare al passo con i tempi e permettere alle nuove generazioni di subentrare in maniera adeguata.

GIUSTO COMPENSO PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO

Per una vita dignitosa ogni lavoro merita il giusto compenso, questo non avviene in molti settori, in molti mestieri e tra questi anche quello dello spettacolo è stato declassato. Il settore dello spettacolo e dell’arte è quello che permette di alleggerire il peso quotidiano e stimola il nostro pensiero critico.

BIGLIETTO "SOSPESO"

Come il caffè o la spesa sospesa in molte città italiane, introdurre anche per le manifestazioni artistiche il "biglietto sospeso". Perché arte e cultura non devono essere un bene di lusso. Tutti devono avere pari opportunità civili, sociali e culturali ed è compito di tutti promuoverle.

PIU' ARTISTI NEI PROCESSI DECISIONALI CHE RIGUARDANO IL SETTORE

Molte decisioni inerenti alla cultura vengono prese da non esperti del settore. Gli esperti non sono solo quelli che hanno studiato ma anche quelli che di arte mangiano, che si sporcano di teatro, di colori ad olio e di chiavi di violino ogni giorno.

VIA I PALETTI PER I LIBERI PROFESSIONISTI NELL'ACCESSO AI BANDI

Troppi paletti non permettono ai liberi professionisti di partecipare ai bandi anche se in possesso di validi progetti.

USARE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO INUTILIZZATO PER LA PREPARAZIONE DEGLI SPETTACOLI

C’è un intero patrimonio immobiliare inutilizzando che finirà in degrado se abbandonato. Dovremmo poterlo utilizzare per realizzare spettacoli orfani di spazi adeguati alle norme di distanziamento; per la preparazione dei festival servono spazi adatti alla loro preparazione, luoghi in cui poter costruire e continuare a fertilizzare di buona cultura il tessuto urbano e sociale in cui viviamo.

 

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