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Della Vedova e Calenda: no al Conte Ter. Serve discontinuità

di Benedetto Della Vedova e Carlo Calenda

+Europa e Azione sono state all’opposizione del Conte bis fin dal primo minuto di gioco, denunciando l’ambiguità politica di un esecutivo che nasceva in continuità, nei protagonisti principali e in buona parte del programma, con il Conte uno. Ora i nodi sono tutti venuti al pettine. Il Governo ha mostrato tutta la sua strutturale inadeguatezza sul piano politico e progettuale. Il fatto che il Next generation Eu ancora oggi non sia stato definito e sia usato come stanza di compensazione tra partiti, ne è una prova evidente. Così come la gestione rapsodica della scuola, che lascia da mesi senza informazioni affidabili milioni di studenti e docenti, sospesi tra rientri annunciati e DAD praticata. A questo si aggiunge la complessiva impreparazione mostrata all’arrivo della prevista fase due della pandemia.
Consideriamo il permanere di questo esecutivo negativo per il paese, anche rispetto al negoziato con la Ue che ci aspetta. Ancor meno comprensibile, ma altrettanto negativa, sarebbe per noi una crisi gattopardesca che finisca in un mero rimescolamento di carte destinato ad un Conte ter ancor più incerto e debole del Conte bis.
L’Italia ha bisogno di un esecutivo di discontinuità, capace di progettare per l’Italia un utilizzo del Next Generation volto ad un recupero di competitività e mobilità sociale per le giovani generazioni, di affrontare con efficienza un piano di vaccinazioni di massa e arrivare alla prossima legge di bilancio senza il respiro corto di Conte. Di questo siamo pronti a discutere, sul piano politico e parlamentare.
In caso contrario, proseguiremo la nostra opposizione rigorosa, fatta di critiche e proposte (ahinoi inascoltate) ad un Governo del declino come quello attuale.

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